venerdì 24 febbraio 2006

Un nuovo libro sull'Irlanda

È uscito un nuovo libro che vede come protagonista l'Isola di Smeraldo:

Diego Tronca
Irlandesi - Se li conosci non li eviti

pp. 152 - € 11,00
formato cm 13 x 21
Edizioni Sonda  
collana «Le Guide Xenofobe», n. 1
Prefazione di Giorgio Roversi (il fratello di Patrizio Roversi)

Prati verdeggianti popolati da fate, gnomi e folletti; serate nei pub a scolarsi pinte di Guinness e ad ascoltare musica tradizionale; i racconti dei vecchi irlandesi sugli elfi; i cottage bianchi con i tetti di paglia e le scogliere mozzafiato; la quiete e il silenzio dei villaggi; la simpatia e il gusto per la battuta degli irlandesi così simili a noi italiani; e poi gli U2 e i Cranberries, la festa di san Patrizio, poeti e scrittori come William B. Yeats, Oscar Wilde, Bernard Shaw e James Joyce. Ecco ciò che incanta ogni anno migliaia di nostri connazionali che visitano o addirittura si trasferiscono nell’isola di smeraldo. E non è certo poco, ma sarà poi tutto vero?
Ci aiuta a scoprirlo Diego Tronca, veterinario prestato alla scrittura, che ha imparato a conoscere bene l'Irlanda vivendoci per diversi anni e che ci mette in guardia: non si è mai abbastanza preparati agli imprevisti e alle sorprese. Gli irlandesi sono convinti di essere il popolo più ospitale e amichevole del mondo, nonostante le obiezioni degli immigrati che dopo dieci anni ancora non sono riusciti a fare amicizia con i colleghi di lavoro. Se non in quei brevi momenti di lucidità al pub, prima che sopravvenga il solito oblio alcolico.

L'autore
Diego Tronca è nato a Milano nel 1968. Fa il veterinario e il traduttore, suona e insegna la chitarra e adora viaggiare. Per sei anni ha vissuto all’estero, in Canada e in Irlanda. Oggi vive a Pesaro con la moglie Tiziana, sua figlia Sophia e la gattina Gwyn.

domenica 12 febbraio 2006

La ricerca storica non finirà mai di proseguire

Vorrei fare una segnalazione.
Ho letto un bel post su Anticheterre: Le tracce del Grande Popolo". Non c'è limite all'avanzamento delle conoscenze, e le discipline storiche del mondo antico sono tra i campi di studio più passibili di radicali modifiche alla luce delle più recenti scoperte. In pochi decenni di attività di ricerca storica, artistica, archeologica, è stato rivoluzionato tanto il mondo della metodologia quanto quello delle conoscenze. Ci sarebbe da scrivere libri e libri su questo argomento... Sono disposta ad argomentare!

sabato 11 febbraio 2006

Il team di storia della BBC risolve l’enigma di Llywelyn

GALLES - Uno degli ultimi grandi misteri della storia del Galles sembra essere stato risolto da un gruppo di storici inglesi che lavora per la BBC. Per secoli, i popoli che vivevano all’interno ed attorno all’allevamento di polli chiamata Pen y Bryn sulla cima di una collina che sovrasta lo stretto di Menai nel Caernarvonshire, sono stati convinti che si trattasse di un luogo reale.
Inoltre, sono fermamente convinti che la fattoria di 36 acri fosse l’ultimo dei resti del palazzo di Llywelyn, il primo ed ultimo principe del Galles “libero”, che morì nel 1282.
Ma il Cadw, l’Ente gallese responsabile per il patrimonio artistico, ha dichiarato di avere trovato tracce di case medievali a circa 400 iarde di distanza, presso un tumulo difensivo normanno, che è il vero sito del palazzo.
La tradizione locale che voleva questo come sito del palazzo, ha finalmente trovato conferma in una prova tangibile. L’evidenza cruciale è stata trovata in un archivio di Bangor, a poche miglia dal sito. Un documento datato al 1284, dichiara in modo evidente che esisteva un “Ty Hir” o magione, al centro della tenuta di Aber, nota in precedenza come Aber Garth Celyn.
E’ da qui che Llywelyn si dice avesse scritto la sua ultima lettera agli inglesi. Ma il sito presso il tumulo, non era una magione, ma un rifugio a forma di H, che gli storici ritengono essere un centro amministrativo per la corte gallese appena nata, ma non la residenza del principe.
Le indagini hanno mostrato che l’allevamento di polli, che reca una torre collegata, con tutta probabilità sarebbe costruita sulle rovine di una magione. Su un altro documento, datato al 1730, la magione al centro della terra di Aber è chiaramente identificato come Pen y Bryn.
Ciò mostra che Llywelyn aveva due edifici separati, uno domestico, uno amministrativo, e che la corte gallese era molto più sofisticata di quanto gli storici inglesi non avessero mai dichiarato.

Fonte: http://news.telegraph.co.uk/news/index
Data: 31/01/2006